Di natali piemontesi ma vissuta a Tortorici, con il suo costante impegno nello sport e con la conquista di ambiti risultati, uno fra tutti la medaglia d'argento alle olimpiadi di Londra del 1948, Edera Cordiale Gentile ha scritto una delle pagine più grandi della storia di tortorici e dei suoi abitanti.
Edera nasce a Torino il 30 gennaio del 1920, e a soli 19 anni debutta in nazionale indossando la prima delle 24 maglie azzurre. Sono gli anni di grandi eventi bellici e come tutti gli atleti della sua fascia generazionale subisce le interruzioni delle competizioni di vertice. Atleta del gruppo della Filotecnica Venchi Unica di Torino creato da Vidale Francesco, unitamente alla mascolina Piccinini Amalia, Edera si distingue per il sorriso dolce e gentile e già dal 1943 cominciò a rimpiazzare la Gabric nell'albo d'oro degli assoluti del disco.
Negli anni successivi al conflitto, Edera diviene primatista italiana del lancio del disco strappando il primato all'altra grande, Gabre Gabric, nel 1947 e migliorandolo successivamente nel 1948 e nel 1950 conquistando un bronzo europeo. Presente ai campionati europei del 1946 raggiunge il suo più grande successo nel tempio sportivo di Wembley durante i giochi olimpici di Londra del 1948 quando vinse la medaglia d'argento con un lancio eccezionale del disco che atterra a 41,17 mt. regalando così all'Italia il primo successo olimpico nei lanci femminili, degna risposta alle imprese maschili di Consolini e Tosi. Nessun'altra atleta italiana andrà sul podio per molti decenni, c'era stata 12 anni prima Ondina Valle negli 80 ostacoli, e dopo bisognerà aspettare il 1980 per vedere le prodezze della libellula Simeoni. Edera aveva 28 anni, timidamente disse ai giornali che la forma dei dischi inglesi l'aveva danneggiata. I giornali dell'epoca non danno grande rilievo all'impresa di Edera, ma è anche un segno dei tempi, perchè la concezione che una donna possa vestire calzoncini e maglietta per cimentarsi in imprese maschili non riesce a farsi strada nella società maschile che ha appena concesso alle donne il diritto al voto. Edera fa più notizia in rosa per la sua tenacità di continuare l'attività anche da sposata e con un figlio a carico, ironizzano sul cognome Cordiale a cui si aggiunge quello del marito Gentile.
Nove i titoli nazionali conquistati, fra cui un'altra maglia azzurra olimpica nel 1952 ad Helsinki, porta il primato italiano oltre i 46 metri e nel 1953 si ritira dalla carriera agonistica.
Ma il suo cuore batteva tutto per l'atletica e per la Sicilia, tanto che poco prima di spegnersi prematuramente chiede solo di essere seppellita con la maglia azzurra della nazionale, ricorda con onore e rispetto il figlio Gianfranco.
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