E’ un’ idea di
solidarietà nuova, diversa, sfaccettata e
variegata quella che emerge dalle relazioni
dei Proff. Di Paola, Cotroneo, Fedele,
Tomasello, Furnari della Facoltà di Lettere
dell’Università di Messina e di Don Enzo
Caruso del Servizio di animazione
comunitaria di Roma, nell’incontro di studio
tenuto a Tortorici giorno 11 giugno 2005.
L’incontro, introdotto e coordinato dalla
Prof. L.Di Paola, frutto della consolidata
collaborazione tra il Dipartimento di
Scienze dell’Antichità _(Prof. L. Di Paola)
e il locale centro di Storia patria “S.
Franchina”(C. Randazzo) e il comune di
Tortorici (dr. M. Foti) vede insieme
intellettuali di vario indirizzo e
orientamento ideologico, professori di
Storia antica e di Storia moderna, di Storia
della Filosofia e di Teologia, di
Letteratura italiana e di Storia dell’Islam.
Il confronto riguarda il mondo cristiano e
quello laico, le istituzioni e la società.
Il singolo e la comunità. Unico
l’intendimento: individuare e spiegare, con
i temi trattati e con la presentazione del
libro sulla solidarietà, le forme, le
ragioni, le sfide della solidarietà. Una
nozione questa che sta al di sopra di
qualsiasi orientamento ideologico, di
qualunque schieramento politico o
confessione religiosa. La solidarietà è
fermo atteggiamento morale, radicato nella
natura dell’uomo, obbligo di ciascuno nei
confronti degli altri. Tutti siamo
responsabili di tutti. Intendendo la
“solidarietà” non come idea astratta, ma
come luogo della “caritas”, dell’incontro
con l’altro, dell’amore concreto e operativo
-in cui l’altro è il me stesso, a cui mi
volgo con l’intenzione di fare a lui ciò che
vorrei che altri facessero a me- la comunità
dei cristiani e degli uomini di buona
volontà è chiamata a trasferire questo
sentimento di comunione amorevole tra gli
uomini, dentro le organizzazioni politiche,
nelle istituzioni; nel cuore delle economie
organizzate e in seno alle azioni positive.
E, ancora, l’immersione della solidarietà
nella carità apre la via all’amicizia tra
tutti, al di là delle differenze di
religione, di razze, di situazioni
ambientali e culturali; insegna inoltre a
non temere di mettere insieme ciò che si ha,
e a dividerlo con chi non ha. Chiama infine,
ma non ultimo, la Chiesa a restare fedele al
messaggio di carità che è tra le sue prime
ragioni fondanti, mostrandosi essa stessa
fedele alla sue radici e facendosi testimone
e voce presso stati, popoli e singoli
uomini. Proprio per questo l’incontro è
stato un dialogo interculturale e per il
pubblico presente si è trasformato in
un’occasione irripetibile di riflessione su
idee e concetti collegati al multiforme tema
della solidarietà presente in tutte le
epoche e presso tutti i popoli (l.d.p.). |