San Sebastiano Martire - Il giorno della Festa

La festa cade sempre il 20 Gennaio, i devoti che hanno un voto da sciogliere, vanno nudi al Santo, gli uomini, in segno penitenziale vestono di bianco con camicia e pantalone, un fazzoletto piegato a mò di triangolo al cinto e a piedi nudi. Questa da sempre è stata la candida divisa che segna l'appartenenza alla devota milizia del Glorioso Protettore. Le donne, a piedi nudi, indossano camice e gonne bianche, il fazzoletto copre la testa e precedono e seguono, nella processione o nella questua, il Santo. Il rito religioso si celebra nella Chiesa di S. Maria Assunta, partecipa anche il Sindaco del Comune continuando una secolare tradizione che prende il nome di Senato, i Giurati nel '600, i Senatori nel '700 e i Sindaci dal '800 in poi (autorità politiche nella Città), preceduti dai mazzieri si recavano in Chiesa consegnando, in segno di omaggio al Santo, le chiavi della Città. A mezzogiorno inizia la Processione per le vie della Città. L'artistica vara è portata solo dai nudi, questo è un privilegioma anche un obbligo penitenziale. La prima tappa della Processione è nel Fiume Calagni dove i devoti fanno sostare la vara invocando la grazia, questo rito rappresenta il complesso rapporto della Città di Tortorici con i fiumi, da sempre i fiumi hanno fornito acqua per i bisogni alimentari, per l'irrigazione dei campi, per far funzionare mulini, mertelletti e paratori, spesso però i fiumi, con le inondazioni o i diluvi, hanno distrutto o danneggiato il territorio.Il Santo viene invocato per scongiurare i danni. Dopo la sosta nel Fiume Calagni inizia la « questua », il Santo viene portato per le vie della Città rientrando nella Chiesa di S. Nicolò dove permane fino all'ottava.

Stampata dal Portale Web Ufficiale del Comune di Tortorici il 06/05/2024