La delegazione dell'Associazione Nazionale Cittą della Nocciola al Ministero delle Politiche Agricole

La VII Assise Nazionale Città della Nocciola ha segnato una fase importante per la nocciola avviando, con decisione ed entusiasmo, un nuovo percorso volto a dare visibilità ai territori di produzione di una nocciola unica al mondo per i suoi profili organolettici e per la sua qualità. Da anni la nocciola italiana è stata messa da parte e lasciata fuori dalle scelte, dalle politiche e dalle strategie dei decisori pubblici: la rinnovata attenzione delle Istituzioni e, in particolare, del Ministro Zaia, apre un nuovo corso per la nocciola italiana.
A conclusione dell’Assise il Ministro ha invitato il Presidente Rosario D’Acunto presso il Ministero per conoscerne le risultanze e il confronto e per dichiarare il proprio interesse alla corilicoltura italiana.
Venerdì 31 ottobre 2008, la delegazione dell’Associazione, guidata dal Presidente D’Acunto e composta dai Vice Presidenti Nazionale dell’Associazione Enzo IOPPOLO (Sicilia) ed Alessandro PUNTUALE  (Lazio); dai Coordinatori regionali dell’Associazione Roberto CAMPIA ( Piemonte) ed Arcangelo GIORGI (Lazio), Antonio VERDOLIVA, già Dirigente della Regione Campania, Giampaolo RUBINACCIO, Rappresentante dell’Organizzazione Interprofessionale, Irma BRIZI, Capo Panel d’Assaggio dell’Associazione, Alessia PASSATORDI, esperta di comunicazione, ha incontrato il dott. Giuseppe NEZZO Capo Dipartimento del Mi.P.A.A.F.
Il Presidente D’Acunto, ha esposto, in sintesi, i problemi, le prospettive e i programmi dell’Associazione Nazionale Città della Nocciola verso l’affermazione del marchio “Nocciola Italiana”. Nello specifico, il Presidente ha illustrato i nuovi scenari mondiali e le relative minacce tra cui la necessità di contrastare il rischio di innalzamento della soglia ammessa di aflatossina nella nocciola di importazione.
Il Presidente ha sottolineato con forza la figura del contadino produttore di nocciole, custode di un territorio che rischia di essere abbandonato perché la corilicoltura soffre, tra l’altro, di una carenza della ricerca, del ridotto impiego di principi attivi per la difesa fitosanitaria e delle difficoltà che si ritrovano per accedere ai propri fondi con le inevitabili limitazione all’utilizzo delle nuove tecnologie. Il Presidente ha evidenziato i condizionamenti sul prezzo della nocciola italiana da parte della produzione turca, nonostante il F. M. I. avesse concesso un prestito per permettere alle Istituzioni turche di incentivare la riduzione del prodotto. Si è poi soffermato, sulla qualità della nocciola italiana che richiede il superamento di logiche localistiche e l’attivazione di iniziative volte a valorizzare con un marchio nazionale il prodotto che ben si inserisce tra le produzioni che concorrono all’affermazione del made in Italy.
Il Presidente ha riaffermato la necessità di arrivare ad una governance della nocciola italiana con una politica nazionale, la creazione del marchio “Nocciola Italiana” coinvolgendo tutti gli operatori della filiera attraverso la costituzione di un Consorzio volontario per la valorizzazione della “Nocciola Italiana” e l’Osservatorio Nazionale della Nocciola. Il turismo rurale ed enogastronomico riserva importanti opportunità per gli stessi territori ospitali della nocciola, impegnati a realizzare sistemi di qualità ambientale anche certificati. Il Capo Dipartimento, dott. Giuseppe NEZZO, ha dichiarato che la corilicoltura italiana assume, con questo incontro, a pieno titolo un ruolo importante nella strategia del Ministero ed ha affermato che le politiche di investimento trovano nelle Regioni e nel PSR i soggetti e gli strumenti a cui fare riferimento ma il Ministero intende svolgere la sua parte per sostenere un progetto di valorizzazione e marketing del marchio “Nocciola Italiana”. Inoltre, il Ministero persegue l’attuazione di strumenti operativi per la dichiarazione dell’origine del prodotto in etichetta. I puntuali interventi dei componenti la delegazione hanno consentito al Capo Dipartimento, dott. NEZZO, di raccogliere le diverse testimonianze delle aree corilicole italiane e ulteriori elementi a conferma della necessità di una politica nazionale e unitaria per evitare localismi e polverizzazione di interventi episodici e di fiato corto.

A conclusione dell’incontro, il Presidente ha ribadito la necessità di una governance nazionale attraverso una regia istituzionale che coinvolga il Ministero, gli Assessorati Regionali e Provinciali all’Agricoltura e la Unioncamere per dare risposte certe e concrete nel breve e nel medio periodo ai corilicoltori italiani e a quei territori che hanno eletto nella nocciola il loro orgoglio locale.


Stampata dal Portale Web Ufficiale del Comune di Tortorici il 08/05/2024